Numero 5 - Umanità, ambiente, processi cognitivi
- Isbn: 9788895458649
- Edizione: 2013
- Pagine: 168
- Formato: Copertina flessibile
Dettagli
Antropologia della salute festeggia, con questo numero, i suoi quattro anni di vita, sempre fedele al proprio impegno di ricerca scientifica su aspetti poco conosciuti, eppure rilevanti, della condizione umana. Come, tra gli altri, i processi cognitivi di cui viene anticipata una ricerca sperimentale, ancora nelle sue fasi iniziali, condotta da V. Serino e M. D’Anza, intorno ai meccanismi che governano l’intuizione – intesa come conoscenza appresa al di fuori di ragionamenti logico-argomentativi – facoltà essenziale nella vita dell’Uomo almeno quanto istinto ed intelligenza. Si abbina bene a questo lavoro quello, proposto da M. Simonitti e M. Biffoni, sugli aspetti pedagogici del pensiero logico-razionale con la relativa capacità di indurre la costruzione di nuove forme di pensiero. Rispettando il proprio impegno a riferire e riflettere sulle discipline di frontiera che hanno a che fare con le tante dimensioni dell’Uomo, E. Facco propone un suo contributo sulle esperienze di premorte, un tema che la nostra rivista ha affrontato, con taglio rigorosamente scientifico, prima in Italia. E che si affianca al saggio di A. Frandi , che tratta, con altrettanto rigore, de “La ‘borsa di medicina’ delle tribù pellirosse”, illustrando, con riferimento ad antiche pratiche tradizionali, ed in chiara antitesi con l’idea cartesiana della res cogitans e della res extensa, il modello, ben noto alle neuroscienze, dello psico-soma. Sulla stessa linea il saggio di A. Nettuno, “Il rapporto uomo-animale verso un’integrazione delle intelligenze” che conclude significativamente – e consolatoriamente - sostenendo che gli studi sulla possibilità di tale integrazione serviranno a ridefinire la nostra umanità ed a ritrovare una nuova alleanza con la natura. M. Biffoni presenta poi un suo contributo su “Genetica e ambiente: le basi adattive del neonato nell’ottica bio-psico-sociale”, con cui svolge interessanti osservazioni intorno a innovativi metodi di indagine, in grado di dimostrare le abilità percettive, cognitive, emotive e sociali, del neonato e di come queste possano essere adeguatamente potenziate ed incoraggiate. P. Cavagna, L. Bernardinelli e E. Chellini, con “Analisi della mortalità per morbo di Alzheimer e Demenza: regione Toscana e provincia di Pavia anni 1988-2009”, ricorrendo a dati statistici cospicui ed attendibili, illustrano il quadro della situazione concernente queste temibili patologie in due diverse aree geografiche del paese, mettendo in luce un trend di crescita significativa della mortalità nel periodo considerato. Anche L. Nicolini e A. Iammarino propongono una lavoro sulla mortalità, con “Tavole di mortalità per generazioni nell’analisi micro demografica: Il caso di Serravalle di Bibbiena” in relazione alle variazioni verificatesi nella speranza di vita di una piccola comunità in una fase di (notevoli) mutamenti dall’ambiente agito. Conclude il numero il poderoso lavoro di M. Andriola, S. Focardi, M. Pregnolato. V.V. Savinio dedicato alla “Asimmetria cerebrale nei vertebrati e nell’Uomo”, affrontato con moderno taglio interdisciplinare attraverso il coinvolgimento della antropologia cognitiva, della ecologia, della biochimica, dove viene ipotizzata la possibilità di futuri studi innovativi sul funzionamento del cervello umano. La nostra ambizione, come diceva J. Monod, consiste (nel contribuire a) chiarire la relazione tra l’Uomo e l’Universo.