Mobilità sostenibile di Mariagrazia De Castro

Mobilità sostenibile di Mariagrazia De Castro

Uno degli indicatori per valutare lo stato di progresso e di benessere di un paese è la condizione in cui versa il suo sistema di trasporto pubblico. E proprio quello che fa Mariagrazia De Castro, dottore in economia e commercio indirizzo Ecologia che, con lo sguardo vigile, si sofferma  sugli aspetti legati all’ecosostenibilità, tenendo conto dell’impatto che i trasporti hanno sull’ambiente, sulle risorse energetiche e – non ultimo – sulla salute dei cittadini. Analizzando l’Italia per la sua morfologia territoriale ed il suo particolare posizionamento, pone l’efficienza dei trasporti pubblici e privati tra le basi del benessere per un paese industrializzato. La buona mobilità nei territori per il raggiungimento del lavoro, dei servizi, degli impianti per il tempo libero garantiscono una forma diffusa di benessere sociale e possono e devono essere positivamente impattanti sulla salute del cittadino, oltre che equamente distribuiti, tanto per l’attuale popolazione che per le generazioni future.

Da cosa nasce l’attenzione verso tematiche ambientali e della sostenibilità delle attività di trasporto?
Il volume nasce dalle riflessioni maturate, lungo il percorso di studio e di ricerca, sulla crescente attenzione del mondo politico ed istituzionale nei confronti delle tematiche ambientali e della sostenibilità delle attività di trasporto. La promozione di un sistema di mobilità sostenibile è un tema, quindi, di attuale interesse scientifico ed operativo, per la sua possibilità di ridurre significativamente, sia in ambiti urbani che extraurbani, gli impatti ambientali ed economici provocati da una pianificazione, organizzazione e gestione non sostenibile del servizio.

Come si può costituire una “mobilità sostenibile” tale da non gravare eccessivamente sul sistema sociale?
La costituzione e promozione di un modello di mobilità sostenibile è auspicabile non soltanto per il suo valore ecologico ed economico ma anche per la possibilità di promuovere sviluppo ed equità sociale. Basti pensare al fatto che, benché, il miglioramento delle condizioni di vita dei disabili non rientri tra gli obiettivi chiave delle politiche dei trasporti, le questioni connesse ai principi di mobilità sostenibile delineano l’importanza e la crucialità del settore nel determinare una rinnovata attenzione alla mobilità dei disabili in chiave sostenibile. In questo senso, quindi, un sistema di mobilità sostenibile è proprio orientato a supportare il sistema sociale migliorando la qualità della vita dei cittadini.

In che termini è auspicabile la promozione di un modello di mobilità sostenibile?
Un punto importante sul quale far convergere la riflessione intorno alla promozione di un sistema di mobilità sostenibile è che si deve far riferimento ad un modello di ecogestione delle attività di spostamento, sia delle persone che delle merci, capace di mitigare gli impatti sociali ed ambientali preservando lo sviluppo economico.

Quali sono le modifiche da apportare al trasporto pubblico per far sì che garantisca dinamismo economico e coesione sociale quindi minori costi, meno energia consumata e soprattutto minori danni alla salute dei cittadini?
In un quadro caratterizzato da forte competizione con l’automobile, i collegamenti effettuati con mezzo pubblico rappresentano un fattore strategico per consentire il raggiungimento di un adeguato livello di sostenibilità urbana. La mobilità sostenibile pubblica dovrebbe essere sostenuta da politiche territoriali locali adeguate. Interventi prioritari dovrebbero essere finalizzati a trasferire quote significative di spostamento dalla vettura privata al mezzo pubblico attraverso nuovi collegamenti di metropolitana leggera, interscambi, biglietti con tariffe integrate, attraverso il miglioramento dei sistemi informativi (paline elettroniche, display alle fermate, ecc.), bus ad alimentazione elettrica o ibrida e così via. Si tratta di interventi che devono essere tra loro integrati e finalizzati a ridurre quelle criticità di cui soffrono non solo le grandi città ma anche le piccole e medie città: inquinamento acustico ed atmosferico, dispendio energetico, traffico, congestione. Criticità che evidentemente, se concepite sotto forma di costi, rappresentano un danno per la collettività.

Un miglioramento nella “mobilità sociale” come può costituire la base per un ulteriore incremento di benessere con nuove prospettive di occupazione nella odierna società?
Implementare politiche di mobilità sostenibile che abbiano concretamente effetti in termini di sviluppo sociale non è agevole. Il criterio di valutazione è diverso da territorio a territorio, da paese a paese, e le soluzioni connesse devono essere distinguibili non solo in termini astratti ma anche in termini concreti per promuovere il raggiungimento di livelli standard di accettabilità della qualità della vita, nonché l’adozione di strategie di lungo periodo che involvano lo sviluppo di un territorio.

Intervista a cura di Paola Tarasco

 

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