“Cultural Intelligence ed etnografia di guerra”: i conflitti da più punti di vista
In un contesto storico come l’attuale, nel quale l’informazione è concentrata sul dramma della guerra russo-ucraina, il cittadino comune può comprendere come la guerra moderna non venga combattuta, sic et simpliciter, con gli armamenti e le forze militari schierate sul campo ma come essa richieda, per essere vinta, un grande sforzo comunicativo delle parti in lotta. Questo è solo uno dei molteplici aspetti delle guerre moderne indagati, in un recente volume, da Federico Prizzi. Ci riferiamo a, Cultural Intelligence ed etnografia di guerra, comparso nel catalogo di Altravista Edizioni (pp. 217, euro 25,00). L’autore, antropologo, polemologo e storico militare dell’Università Addoun di Galkaio in Puntland, in queste pagine chiarisce, anche a beneficio del lettore non specialista, i tratti salienti dei conflitti contemporanei.