Altravista tra narrativa e antropologia
LUNGAVILLA. Varie nuove uscite, sia sul fronte dell’antropologia sia su quello della narrativa. La casa editrice Altravista di Lungavilla, nata tre anni fa, ha in serbo per i prossimi mesi una serie di novità, a partire da “Appunti di antropologia cognitiva”, in uscita fra un paio di mesi.
Lo stesso filone di antropologia era già stato arricchito pochi mesi fa dall’uscita di “Antropologia del mangiare e del bere” di Alessandra Guigoni, testo sull’analisi della complessità dell’attuale passaggio del cibo nel mondo occidentale.
Di recente uscita anche il volume “Mobilità sostenibile. Approcci, metodi e strumenti di government”, di Maria Grazia De Castro per la collana “Eco” e “Il neurone culturale” di Gavino Musio dedicato alla scienza cognitiva e alla stretta relazione tra la mente e il sistema culturale, per la collana “I colori del mondo”.
Per la sezione di narrativa, nella collana “Amigdala”, a gennaio è uscito “Negli occhi del nulla” di Biagio Saracino: una pennellata poetica che rivela l’impressionante arte narrativa dell’autore, dirigente medico presso l’ospedale di Taranto.
Della stessa collana di narrativa “Amigdala”, anche il volume “La voce del corpo. Counseling e tecniche espressive corporee nei disturbi del comportamento alimentare” scritto da Elisa Rasotto. Si tratta di un volume che cerca di aiutare a conoscere i segnali del corpo, soprattutto per chi soffre di patologie alimentari. Il tutto, al fine di recuperare la consapevolezza della necessità di relazionarsi con il mondo e con gli altri.
In uscita entro un paio di mesi anche altri due volumi: il primo è “L’artificiere”, di Paolo Brera, figlio di Gianni, e Bruno Celeste; il secondo, sul fronte della religione, è “Bona Dea. Nel nome della madre” di Celestino Vescera. La casa editrice guidata dal titolare Marco Boatti, spazia dall’antropologia all’ecologia, dalla saggistica alla narrativa.
Recensione a cusa di Michela Cantarella
La Provincia Pavese | 23 febbraio 2010